Il Presidente nazionale di Acli Terra, Nicola Tavoletta, esprime piena condivisione in merito alle dichiarazioni in una recente nota, tra gli altri, dell’on. Silvio Lai, sulla gestione dell’epidemia di dermatite nodulare bovina (Lumpy Skin Disease) in Sardegna.
(dal gr nazionale)
“È fondamentale che il Governo fornisca risposte immediate e chiare sulle ragioni che hanno portato alla trasformazione dell’intera Sardegna in zona rossa, con un blocco totale della movimentazione dei bovini, senza alcuna distinzione territoriale o proporzionalità rispetto ai focolai,” dichiara Tavoletta. “La scelta di estendere la zona soggetta a restrizione (Zur) all’intera isola appare sproporzionata, includendo anche territori indenni e lontani dal nucleo iniziale dell’epidemia, bloccando di fatto il commercio dei vitelli da ristallo.”
Acli Terra si unisce alla richiesta di chiarimenti, proposta tra gli altri, dall’on. Silvio Lai, sui criteri per l’istituzione delle Zone di Vaccinazione, sulle condizioni per il recupero dello status di indennità sanitaria dell’isola e sulla possibilità di deroghe immediate per sbloccare le movimentazioni. Diventa urgente la convocazione di un tavolo tecnico con la Regione Sardegna, la Commissione europea, le autorità veterinarie e le organizzazioni agricole, verificando le misure adottate in altri Stati europei colpiti.
“Non possiamo accettare che la Sardegna debba pagare da sola il prezzo di scelte non coordinate e non proporzionate, che rischiano di mettere in ginocchio l’intera zootecnia isolana,” conclude il Presidente Tavoletta, nel ribadire la necessità di un intervento mirato per salvaguardare il settore agricolo e zootecnico sardo.