pubblicato in data 21 Ago 2019

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha rilasciato una dichiarazione ai microfoni di Italia Stampa a proposito del personale Ata. Per quanto concerne la questione stipendiale, bisogna ricordare che gli stipendi sono fermi ai profili funzionali degli anni ‘70. Occorre aumentarli di livello e aggiornarli, anche alla luce dei nuovi titoli di accesso e delle nuove mansioni richieste

Nel corso dell’intervento, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, afferma che “le seimila immissioni in ruolo autorizzate del personale Ata sono pochissime rispetto alle ottantamila che servirebbero al mondo della scuola, poche rispetto alle dodicimila stabilizzazioni di ex Lsu, da cui tra l’altro sono esclusi coloro che hanno magari all’attivo trentasei mesi di servizio piuttosto che dieci anni interi. Ecco che Radamante, su questo punto, sta proponendo un ricorso, come Anief sta attivando un ricorso, per garantire la stabilizzazione di tutto il personale Ata. La recente sentenza della Corte dei Conti in adunanza plenaria sulla ricostruzione di carriera del personale Ata, che passa da un profilo all’altro, per esempio, da collaboratore scolastico ad assistente amministrativo, ci spinge a rimettere in gioco tutti i decreti di ricostruzione di carriera del personale Ata, sia per fare riconoscere per intero il servizio pre-ruolo, sia per fare conoscere il servizio nel passaggio da un profilo all’altro, perché la cosiddetta temporizzazione era qualcosa di possibile ma non obbligatorio, una chance affinché il lavoratore potesse avere una ricostruzione di carriera più favorevole”.

In conclusione, Pacifico ha invitato “gli Ata della scuola a consultare il sito per verificare le iniziative legali che si possono portare avanti, dinanzi a stipendi che sono irrisori e a profili che Anief ha già chiesto all’Aran che siano migliorati, rispetto alle qualifiche e ai ruoli svolti dal personale Ata nella nostra scuola”.

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