pubblicato in data 12 Lug 2023

Estate, tempo di Sole, mare, vacanze ma anche Esami! Eh già, proprio gli esami che, dai più piccoli ai più grandi, attendono al varco un numero enorme di studenti. Un incubo ma anche, in caso di promozione, un enorme peso in meno destinato poi, negli anni futuri, ad essere ricordato in maniera nostalgica, avendo come sottofondo la canzone di Antonello Venditti “Notte prima degli esami”.

Un momento importante, quindi, che però andrebbe affrontato con una preparazione adeguata, specialmente se focalizziamo l’attenzione sull’esame di Maturità. Anche quest’anno non sono mancate paure, dubbi, certezze che hanno fatto da cornice ad una delle prove più importanti della nostra esistenza.

Purtroppo, però, oltre all’impronta del ricordo, vi sarà un solco ben più profondo: quello dell’ignoranza!

Recentemente, giornali e telegiornali hanno messo in evidenza il grado (bassissimo) di preparazione delle giovani generazioni. Da questi esami targati 2023, sono emerse convinzioni da parte dei maturandi che, nonostante le alte temperature, generano la pelle d’oca.

Partiamo dalla prima: Giuseppe Garibaldi, un nome che non ha bisogno di presentazioni (come neppure quelli a seguire nelle prossime righe). “L’eroe dei due mondi”, colui che contribuì all’Unità Nazionale, figura di spicco nel periodo Risorgimentale, è stato definito come “poeta” nonché “autore” della “Divina Commedia”. Per quanto la vita del Patriota sia stata una vera e propria avventura, il nostro Giuseppe credo che si sia rivoltato nella tomba più e più volte.

Ma questa è solo la prima di una lunga serie di “orrori”!

Il celebre romanzo di Luigi Pirandello, “Uno, nessuno e centomila”, è stato, per così dire, numericamente alterato e trasformato in “Uno, nessuno e duecentomila”. Anche Giovanni Pascoli non è stato risparmiato in questa kermesse di ignoranza poiché il titolo della sua “X Agosto” (poesia scritta in memoria del padre Ruggero) è stata trasformata in “Per Agosto”.

Ma continuiamo nel vergognoso liquame in cui versano queste giovani menti: un maturando ha pensato bene di collocare le bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki dopo la fine della II Guerra Mondiale. E che dire dei Fasci italiani di combattimento? Nulla, tranne che avevano in sé ideali di sinistra. Una bella revisione storica, non c’è che dire. Ancora, per restare nel periodo bellico, durante il Nazismo, gli ebrei furono rinchiusi nei campi di “concentrazione”.

Vogliamo parlare di Arte? Nessun problema. “La persistenza della memoria”, celebre quadro di Salvador Dalì è, in vero, un’opera di Marcel Proust(letteraria dunque). E tornando al povero Pascoli, qualcuno ha pensato bene di inserirlo nel mondo artistico come pittore.

Ma se i ragazzi hanno dimostrato un’impreparazione degna di una barzelletta di Pierino, anche i membri di certe commissioni non sono stati da meno. Si parla di docenti che, nella confusione più totale, hanno scambiato i programmi delle due classi che gli erano state affidate, proponendo temi non trattati o ponendo domande spiazzanti. In altri casi, alla faccia del buon esempio e dell’educazione, c’è stato chi ha iniziato a giocare al cellulare mentre lo studente esponeva il suo sapere.

Non poteva mancare l’errore classico del “mi hanno imparato” come ciliegina sulla torta.

Questa, in sintesi, è la Scuola italiana; questi saranno i dirigenti di domani. Ma di cosa vogliamo stupirci se oggi ciò che fa la differenza è legato al mondo di YouTube e dei Social?

Parafrasando il celebre detto “bocca mia taci”, concluderò questo articolo con l’espressione di natura classica “Boccaccio mio, statte zitto!”

Autore