pubblicato in data 20 Feb 2024

Nel mese di Gennaio in cui ricorre la Giornata della Memoria, Leggerezza – rubrica ideata e condotta da Simona Mancini su Radio Mater – è stata dedicata a questo tema.

Gennaio…Quanti ricordi ha suscitato in noi il passaggio tra l’anno vecchio e l’anno nuovo? Ce l’ha ricordato Simona con la sua poesia inedita Anno vecchio anno nuovo. E con il passare degli anni aumentano i ricordi che anche una semplice fotografia può riaccendere e restituire: ma quanto si è evoluta tecnicamente la fotografia dal suo esordio, dal lampo al magnesio al digitale? Tuttavia cattura sempre istanti ed emozioni, come quelle espresse dalla poesia Fotografia, tratta dal libro di Simona Mancini, Leggerezza edito da Il leggio. 

La nostra memoria a volte conserva, mantenendoli latenti per autodifesa ma pronti a riemergere, anche ricordi amari, dolorosi ma indelebili, che hanno in sé comunque qualcosa di bello, di profondo ed immortale, come l’Amore per una persona che abbiamo perso (A mia nonna). 

La nostra memoria oggi è supportata  anche da piccoli video, catturati dai nostri smartphone, cellulari più “prestazionali” rispetto all’originaria funzione di comunicazione. E ci restituisce ricordi leggeri come quello di cui è protagonista il piccolo Max, un bimbo allora piccolo alla conquista della propria autonomia, che vuole imparare a mangiare da solo, regalandoci tenerezza e sorrisi (Il bimbo e la pasta). 

Ma nel mese in cui si ricorda l’Olocausto, con la follia di ciò che ha rappresentato, con le sue vittime innocenti, la nostra memoria è rivolta anche al sacrificio di eroi che hanno perseguito il Bene, seguito la propria coscienza anche a caro prezzo, come Giovanni Palatucci che, nell’esercizio della sua professione di ufficiale di Polizia, ha tentato di proteggere molti Ebrei dallo sterminio ma, una volta scoperto dai nazisti, è stato deportato a sua volta nel campo di concentramento di Dachau dove ha trovato la morte. In sua memoria, in un Istituto professionale romano, nel 2022 è stato messo a dimora un albero affinché il ricordo del suo esempio possa alimentare la coscienza del Bene nelle giovani generazioni di studenti, vera speranza della società futura. 

Ma come non ricordare anche di essere stati male, di aver cercato di fare salire la febbre mettendo il termometro sulla luce, di essere stati coccolati? (La febbre).

Infine Simona ci ha regalato un viaggio nel mondo medievale dei trovatori provenzali con la poesia Trovatori e menestrelli: anche leggendo un libro, la nostra memoria può viaggiare attraverso il tempo e dentro emozioni senza tempo. 

Ascolta Simona Mancini
(da LEGGEREZZA su Radio Mater – Gennaio 2024)

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