pubblicato in data 26 Nov 2020

La casa editrice indipendente Recitar Leggendo Audiolibri, nata nel 2004 ed attiva nel campo degli Audiolibri e, recentemente, anche degli Ebook, presenta nei due formati il capolavoro dello scrittore portoghese Fernando Pessoa “Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares”. Una serie di 481 frammenti, un diario esistenziale che racconta l’animo umano con dolente lucidità. Lettura interpretata da Claudio Carini e traduzione di Matteo Gennari.

Ascolta Claudio Carini (dal gr nazionale del 26/11/2020)
Ascolta Claudio Carini (intervista integrale da “Io Parlo alla Radio”)

itolo: Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares

Autore: Fernando Pessoa

Genere: Narrativa

Casa Editrice: Recitar Leggendo Audiolibri

Letto da: Claudio Carini

Traduzione: Matteo Gennari

Durata: 16h.11m (Versione integrale)

Data di uscita: Novembre 2020

Prezzo Audiolibro: 11,90 €; Prezzo Ebook: 4,99€

Codice ISBN Audiolibro: 978-88-313-72-190; Codice ISBN Ebook: 978-88-313-72-206

Pubblicato postumo nel 1982, Il libro dell’inquietudine di Fernando Pessoa può essere considerato come una sorta di Zibaldone che l’autore consegna nelle mani di Bernardo Soares, uno dei suoi numerosi eteronimi. La casa editrice Recitar Leggendo Audiolibri propone una nuova traduzione del testo a cura di Matteo Gennari, e un’intensa interpretazione da parte dell’attore, regista teatrale ed editore Claudio Carini. Simbolica e decadente, questa straordinaria opera restituisce la lucida consapevolezza di un uomo, poeta e sognatore che credeva nella forza intrinseca delle parole, e che attraverso esse ha raccontato l’assurdità e la straziante bellezza dell’esistenza, e si è interrogato sulla sfuggente e complicata natura umana. È l’autobiografia senza fatti di un personaggio inesistente scritta a frammenti in più di vent’anni; è un’opera unica nel suo genere, nella quale il poeta rivela la sua essenza di “fingitore” in un caleidoscopio di eteronimi che però riconducono tutti a un’unica, complessa personalità. Pessoa non si è mai sentito parte della realtà in cui viveva, in quanto è stato a lungo frainteso come uomo e come scrittore, e dalle sue parole emerge tutto il suo amaro distacco: «A volte penso con un triste piacere che, se un giorno, in un futuro a cui io già non apparterrò più, queste frasi che scrivo dovessero durare nel tempo tra le lodi, avrò infine la gente che mi “comprenda”, i miei, la vera famiglia in cui nascere ed essere amato; ma, lontano dalla possibilità di nascervi, sarò morto già da molto. Sarò compreso solo in effigie, quando l’affetto non compenserà più l’esclusivo rifiuto che chi è morto ha ricevuto da vivo. Un giorno forse capiranno che ho compiuto, come nessun altro, il mio dovere d’interprete d’una parte del nostro secolo e, quando lo capiranno, dovranno scrivere che dalla mia epoca sono stato incompreso, ho vissuto purtroppo tra inimicizie e freddezze ed è stata una pena che sia andata così…». Leggere o ascoltare questi 481 frammenti recuperati da un vecchio baule dove erano conservati in modo disordinato equivale a sprofondare in un vortice, dove, come in un gioco di specchi tra le sue infinite personalità, Pessoa ci consegna un’autentica cornucopia di riflessioni, appunti, fantasie, sfoghi che danno forma a una sorta di diario incompiuto, quasi un romanzo, tra i più geniali del ‘900. Come affermato da Matteo Gennari, la traduzione dell’opera segue la linea a tema e non quella cronologica, cioè la disposizione dei brani secondo affinità tematiche tra un testo e l’altro, ed è basata sull’organizzazione originale di Richard Zenith e, prima ancora, di Jacinto do Prado Coelho.

(intervista Radio a cura di Francesco Vitale)

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