pubblicato in data 12 Dic 2019

Le statistiche parlano chiaro: l’Italia non è un Paese per genitori, ma ognuno di noi può fare molto per invertire la rotta. Oggi 12 dicembre, alle ore 13, nella sede di Pro Vita & Famiglia ha preso nuovamente forma il progetto “Un dono per la Vita”, l’impegno sociale della Onlus prolife guidata dal presidente Toni Brandi e dal vice presidente Jacopo Coghe, che consiste nella consegna di passeggini, pannolini, ciucci e biberon per le mamme che stanno affrontando o hanno affrontato una gravidanza e che versano in difficoltà non solo economiche. Il Natale è un tempo di riflessione e di condivisione in famiglia, proprio per questo il nostro sostegno è ancora più concreto.

«Sosteniamo le madri coraggio, che non possono permettersi i beni di prima necessità, con un dono semplice che vuole dare a tutte le donne il messaggio di non arrendersi perché la vita è sempre la migliore scelta che si possa fare. Arriviamo là dove lo Stato non arriva, ossia alle vere e quotidiane necessità delle famiglie. Le spese che una famiglia deve affrontare per un figlio appena nato sono di circa 1.500€ e noi nel stro piccolo cerchiamo di dare il nostro sostegno a chi non può» hanno dichiarato Francesca Romana Poleggi e Maria Rachele Ruiu, membri del direttivo di Pro Vita & Famiglia, che hanno consegnato i doni a dieci madri, italiane e migranti, individuate grazie alla collaborazione del Segretariato Sociale per la Vita Onlus, che offre loro assistenza e sostegno.

Ascolta Maria Rachele Ruiu (dal gr nazionale delle ore 15 del 11/12/20199

“Il nostro è un piccolo intervento a sostegno alla genitorialità. Essere madri è una gioia ma quando si tratta di persone prive del supporto del proprio compagno, o dei propri familiari o di una rete relazionale e sociale, può far molto paura” ha proseguito Francesca Romana Poleggi.

I progetti per il sociale sostenuti da Pro Vita & Famiglia nel tempo stati sono diversi: aiuto a famiglie in difficoltà e a mamme che dopo il nostro intervento hanno scelto la Vita, ma anche donazioni per le cure perinatali e prenatali e tanto altro.

“Il nostro impegno” ha concluso Maria Rachele Ruiu, in attesa anche lei del suo secondo figlio “è una risposta concreta alle esigenze delle mamme, soprattutto a quelle lasciate sole in un momento tanto delicato. Nonostante le numerose battaglie, ancora oggi queste donne rappresentano l’anello debole della società invece che una forza e una risorsa. Ognuno di noi è chiamato a supporto di questa missione sociale e noi la sentiamo come nostra battendoci, anche culturalmente, per una controtendenza che possa riportare a crescere, in tutti i sensi, il nostro Paese”.

Autore