pubblicato in data 29 Set 2023

Un’urologia e un’andrologia sostenibili e accessibili che prevedano diagnosi tempestive e trattamenti medici o chirurgici di eccellenza in modalità convenzionataIl nuovo centro UroClinic, all’interno delle strutture del Gruppo Nuova Villa Claudia a Roma, è l’alternativa per tutti coloro che non vogliono rinunciare a curarsi per via delle lunghissime liste d’attesa e che allo stesso tempo non hanno la possibilità di sostenere costi elevati. 

La nascita di UroClinic risponde ad una domanda in costante crescita: oltre 10 milioni di connazionali soffrono di un problema urologico (uno su sei). Tre dei primi sei tumori maschili più diffusi nel nostro Paese riguardano proprio l’apparato urinario con tumore del testicolo, rene e vescica in testa alla classifica, mentre le donne lamentano cistite (la forma interstiziale colpisce nella stragrande maggioranza dei casi le donne 500 ogni 100 mila abitanti, con un rapporto di 10 a 1 rispetto agli uomini) e incontinenza. Problemi che impattano in maniera importante sia sulla vita quotidiana che su quella di relazione, sociale e di coppia. 

I problemi urologici scontano i ritardi diagnostici e di trattamento della pandemia, e la longevità della popolazione di entrambi i sessi ha determinato un aumento della richiesta di trattamenti (così come sottolineato anche dalla Società Italiana di Urologia). 

Spiega il Prof. Mauro De Dominicis, co-fondatore di UroClinic: “Si tratta di una struttura di alta specializzazione che ha come obiettivo primario la soddisfazione del paziente, interventi eseguiti dai massimi esperti dell’urologia italiana. La medicina del presente, infatti, non è a compartimenti stagni ma prevede una integrazione e una multidisciplinarietà con l’andrologia che si occupa delle malattie sessuali maschili, diagnosi e terapia delle calcolosi urinarie e renali, diagnosi e terapia delle patologie prostatiche benigne ed oncologiche (brachiterapia). UroClinic è diretto dal Dr. Mauro De Dominicis, e costituito da un gruppo selezionato di urologi certificati e altamente specializzati nelle diverse aree di diagnosi, cura e trattamento delle patologie urologiche dell’uomo, della donna e anche del bambino. Grazie alla Chirurgia Robotica, Laparoscopica ed Endoscopica/Percutanea Miniaturizzata, il team di UroClinic è in grado di risolvere qualunque patologia dell’apparato uro-genitale nel rispetto delle esigenze del paziente, con il minimo trauma e garantendo una rapida ripresa delle normali attività quotidiane e lavorative”.

“Urologia e andrologia sono branche specialistiche che hanno a che fare non solo con la salute ma anche con il benessere sin dai primi giorni di vita” sottolinea il Prof. Salvatore Sansalone, specialista in Urologia e Andrologia e co-fondatore di UroClinic “e i trattamenti oggi sono agevolati da un elevato tasso di innovazione: farmaci, chirurgia mininvasiva, robotica, laser, permettono un approccio personalizzato. Rispetto alla chirurgia a cielo aperto un articolo sulla prestigiosa rivista Jama ha sottolineato i vantaggi della chirurgia robotica in urologia [1]: degenza inferiore, minori riammissioni e complicanze, mortalità inferiore”. 

Proteggere anche la vita sessuale – Tra il 50% e l’80% degli uomini e delle donne sono sessualmente attivi dopo i 60 anni. Sono il 53% degli uomini e il 42% delle donne tra i 60 e i 69 anni, e il 43% degli uomini e il 22% delle donne oltre i 70 anni hanno rapporti sessuali. Ma i disturbi sono in agguato: dai 50 anni il 40% degli uomini riferisce episodi di disfunzione erettile (sono il 50% degli over 70), mentre le donne soffrono dei disturbi tipici della menopausa che spesso le portano a rinunciare all’intimità. Un buon dialogo tra i partner e con il medico può riportare l’equilibrio e la gioia tra le lenzuola. Le soluzioni non mancano: anche qui farmaci, riabilitazione, chirurgia. 

Esiste invece una forma di pregiudizio sull’età, di ageismo, che porta a considerare un tabù la sessualità tra persone mature, così come una narrativa in cui la vecchiaia è caratterizzata da disturbi inevitabili come l’incontinenza, per la quale l’unico rimedio è il pannolino. Non è affatto così: esistono interventi mini invasivi per risolvere questo tipo di problemi e che diminuiscono il carico emotivo e psicologico. Il problema è che sono poco noti e non rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale che invece prevede una detrazione per i dispositivi assorbenti, paradossalmente sostenendo un costo più alto se considerata la durata residua della vita.

Qualche tempo fa una survey europea promossa dall’Associazione Europea di Urologia ha rivelato la scarsa conoscenza delle malattie dell’apparato urologico da parte degli uomini e dello specialista che se ne occupa. Circa il 40% degli intervistati non ha saputo darne una definizione esatta, il 10% ha risposto di non avere mai sentito parlare di questo specialista, mentre il 15% ha affermato che si tratta di un medico specializzato nelle patologie del sistema nervoso, circolatorio, dell’apparato scheletrico. Migliore la risposta degli italiani: il 66,54% ha affermato che l’urologo cura i disturbi dell’apparato urinario maschile e femminile ma la maggior parte degli uomini interpellati non sapeva localizzare esattamente la prostata. 

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