pubblicato in data 11 Feb 2021

Sta accadendo che il successo della nostra campagna #stopaborto contro la pillola abortiva Ru486 stia scatenando rabbia, odio e violenze contro di noi. Parliamo a ragion veduta di successo, perché proprio ieri anche l’Abruzzo ha inviato una circolare che è una forte raccomandazione alle Asl regionali, “affinché l’interruzione farmacologica di gravidanza con utilizzo della pillola RU486 (mefipristone e prostaglandine) sia effettuata preferibilmente in ambito ospedaliero e non presso i consultori familiari” rigettando quindi le assurde direttive della circolare del Ministro Speranza. E siccome queste sono le vere conquiste per le donne ma vengono ostacolate dai mass media e dalle voci progressiste e femministe, a Verona offendevano e bullizzavano la nostra Maria Rachele Ruiu, non avendo altri argomenti su cui dibattere evidentemente” ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, dopo che nella città di Romeo e Giulietta sono stati affissi cartelli prolife con l’immagine della testimonial di Pro Vita & Famiglia, successivamente volgarmente imbrattati ed esaltati sui social dalle femministe di Non una di Meno.

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