pubblicato in data 18 Ott 2020

E’ disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download “Bye Bye”, il nuovo singolo della cantautrice ANNA CAPASSO. 

Il brano “Bye Bye”, scritto dalla stessa Anna Capasso insieme a Massimo D’Ambra e Vincenzo Sperlongano e prodotto da Massimo D’Ambra, affronta il tema delle relazioni tossiche, in cui uno dei partner è succube dell’atteggiamento narcisistico dell’altro. L’artista invita gli ascoltatori a slegarsi da tali situazioni e ad allontanare le persone negative dalla loro vita. 

Anna si racconta alla redazione del Nuovo Corriere di Roma e del Lazio.

• Binomio attrice e cantante 

“Sono sempre stata dentro di me sia attrice che cantante fin da piccolissima. Sono cresciuta con i nonni e già alla tenera età di 6 anni, grazie a loro, vedevo le commedie di Edoardo De Filippo ed alcuni musical. Nel frattempo quando potevo correvo in bagno e mi chiudevo a cantare, manifestando così il mio amore anche per la musica. Ho sempre preferito il “Karaoke” alle bambole, e mio nonno è stato la persona che più di tutte mi ha incoraggiato in questo percorso. All’età di circa dieci anni manifestai la volontà di voler andare a scuola di canto e recitazione. Per fortuna ho capito fin da piccola quanto è importante lo studio, oltre al talento. E così mio nonno mi accompagnava durante la settimana alle lezioni di canto e recitazione, diventando sia il mio primo fan che il primo critico!Era davvero molto esigente, quasi come un maestro!”

• Un incontro che ti ha cambiato la vita 

“ In realtà sono stati più di uno! Il primo direi quello con i Fratelli Gallo, in particolare in quel periodo  era in vita Nunzio, che mi notò in un concorso per aspiranti artisti della regione Campania. Lì il docente di recitazione era il fratello Gianfranco, che mi scelse per il ruolo da protagonista nel musical “Quartieri Spagnoli”, oggi considerato un cult del teatro napoletano. Un altro incontro importante per la mia carriera è stato quello con il regista napoletano (ma romano d’adozione) Enrico Maria Lamanna. Però l’incontro che mi dato tanto a livello personale ed umano, oltre che lavorativo, è stato quello con Patrizio Oliva, noto sportivo ed attore. Abitando nello stesso quartiere lo conoscevo già e un giorno mi parlò di uno spettacolo in produzione, dove anche lui recitava, e sotto suo incoraggiamento feci il provino a Roma e fui scelta dal regista (con mia grande sorpresa dopo una durissima selezione)per il ruolo femminile accanto a lui. Insieme abbiamo coltivato una forte amicizia oltre al lavoro, e proprio in quel periodo mi è stato vicino per un mio serio problema di salute. Il mio stato emotivo era al limite della depressione e rischiavo di essere sostituita per la tourneé dello spettacolo. E’ stato Patrizio a scuotermi aiutandomi a combattere e reagire. Con la sua tenacia da ex  sportivo mi fece fare degli allenamenti giornalieri per distrarmi dal problema. Devo molto a lui e ai colleghi per avermi fatto capire che così come nel teatro, anche nella vita “Show must go on”, lo spettacolo deve andare avanti, quindi reagire!!!”

·   Il tuo passaggio verso la produzione musicale

“Come raccontavo sono stata sempre a cavallo tra musica e teatro, quindi non c’è stato un vero passaggio di genere. Ho sempre amato cantare cover famose, ho avuto diversi anni la possibilità di essere presente a Sanremo Giovani. Poi ebbi un periodo di fermo, una sorta di allontanamento, di forte indecisione. Invece tutta la mia passione per la musica è ritornata ben presto a galla, adattandosi però ai tempi. La musica è cambiata. Oggi va il pezzo radiofonico, quello che ti entra nella testa, ti fa sorridere e pensare a cose belle. Il mio primo singolo “Come pioggia” è un brano autobiografico, scritto di notte, che parla di un momento difficile, ma sempre in tono positivo. Quando Patrizio Oliva lo legge piange e decido di produrlo grazie all’aiuto del produttore e arrangiatore Massimo D’Ambra. Con lui ed altri collaboratori scriveremo successivamente il testo di “Bye Bye”, canzone che nasce da una storia vera raccontata da un amico gay sul suo rapporto con un uomo narcisista. Con questo brano lancio un messaggio a tutte quelle persone che restano legate ad un amore tossico senza saperne uscire, invitando però a liberarsene una volta per tutte con coraggio, ritrovando il rispetto per se stessi e l’autostima!”

• Quale messaggio vuoi trasmettere con la tua musica 

“ Ho capito che con la mia musica voglio trasmettere allegria, spensieratezza. Pur parlando talvolta di argomenti seri. I testi devono avere un linguaggio “smart”, non pesanti. Le persone soprattutto oggi hanno bisogno di leggerezza, di sentire brani che li facciano muovere, ballare, scatenare ed anche tenerli svegli mentre guidano!!! Insomma una musica positiva in tutto e per tutto. “Bye-Bye” per l’appunto è un brano con un testo che lancia un messaggio serio, senza risultare noioso, grazie al ritmo fresco ed allegro. E’ un pezzo che riesce a trasmettere positività e speranza, proprio quella che si dovrebbe recuperare per lasciarsi alle spalle situazioni complicate e che ci deteriorano. Far arrivare questo messaggio di positività ai giovani è il mio obiettivo.”

• In quale direzione sta andando la musica e il mercato musicale

“E’ una domanda alla quale possono rispondere meglio i discografici, ma per quanto mi riguarda come artista penso che la musica di oggi sia lo specchio dei tempi in cui viviamo, bisogna puntare al divertimento. La musica è terapia, quindi la direzione è quella di ricorrere a testi semplici, dal linguaggio giovanile e musicalità leggera. Seguire le tendenze è fondamentale.”

·         Un album in arrivo?

“Sto lavorando al mio terzo singolo per il prossimo autunno e dopo mi dedicherò all’album, che potrebbe essere pronto nella prossima primavera/estate. L’album rispecchierà quanto detto prima, sarà certamente leggero, positivo, guarderà al futuro. Ho voglia di sperimentare e raccontare storie, e di far conoscere ad un pubblico più vasto la mia musica carica di allegria!”

• Cosa ascolta Anna? I generi preferiti…. 

“Amo tutta la musica in generale, dalla classica, al melodico ai ritmi più attuali. Ascolto tutto secondo l’umore del  momento, scegliendo artisti italiani o internazionali senza una scelta precisa. L’unico riferimento ed ispirazione vocale per me è in assoluto Giorgia.”

• Quali prospettive ci sono in vista per i “live”  futuri (causa difficoltà covid )

“Al momento mi sto dedicando al teatro, osservando come tutti le norme generali di sicurezza. Con gli stessi autori e produttori dell’album al quale sto lavorando, non escludo di organizzare successivamente un live show per presentarlo.”

• Sei molto impegnata anche nel sociale. Raccontaci del premio “Arcobaleno Napoletano”

“Il premio nazionale “Arcobaleno Napoletano” nasce dall’amicizia con Paolo Ascierto, oncologo e medico ricercatore dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli e direttore della Fondazione Melanoma Onlus. Durante un incontro nel quale mi confida il dolore per la perdita di una sua paziente, elaboro l’idea di un premio, che ormai da circa 10 anni premia le eccellenze campane che si sono distinte nel panorama nazionale nei campi della medicina e delle arti. Personalità del mondo della musica, della cultura, dello sport, delle istituzioni e dell’imprenditoria. Tanti i personaggi che hanno aderito sia come ospiti che come presentatori, come il giornalista Franco Di Mare, Natalie Caldonazzo, Veronica Maya, Fatima Trotta  e i comici Gigi & Ross. Il premio si svolge ogni anno poco prima del periodo natalizio per raccogliere anche fondi utili destinati alla Fondazione.”

  • Parlaci dell’emozione dei “David di Donatello”

Una soddisfazione grandissima quella di aver fatto parte del cast di “Gramigna”, film diretto dal regista Sebastiano Rizzo candidato e vincitore del David di Donatello nella sezione Giovani. Ho preso parte ad una scena molto difficile all’interno del film, e questo mi ha fatto capire che anche se sei protagonista di una sola scena, questa può essere una di quelle “chiave”, che rimane impressa al pubblico e può portarti al successo, senza essere per forza la protagonista. E anche da questa esperienza ho capito che studiare ed impegnarsi è la cosa più importante, perché nella vita gli esami non finiscono mai!.” 

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